Una antica leggenda indiana narra che alle porte del paradiso vi è un ponte dai bellissimi colori che ricorda l'arcobaleno. Quando muore una bestiola che è stata particolarmente amata, essa percorre quel ponte dove la porta in una bellissima distesa di alberi prati e ruscelli, dove c'è cibo, acqua fresca da bere e amici per giocare. Le malattie spariscono. La sofferenza d'essere stati abbandonati, maltrattati feriti vengono in un baleno dissolti, chi era vecchio e stanco ritrova la forza e la giovinezza d'un tempo. Li trascorrono il tempo a giocare correre saltare tutti insieme; ma verrà il giorno che uno di loro si bloccherà, annuserà l'aria, il suo sguardo si farà splendido e attento, ogni suo muscolo sarà teso, il suo cuore inizierà a palpitare veloce sempre più veloce. Improvvisamente si staccherà dal gruppo, inizierà a correre sull'erba verde, le sue zampette non toccheranno quasi il terreno: ci ha visti e riconosciuti. E quando finalmente ci ha riconosciuti è un tripudio di abbracci e leccate che ricoprono il nostro viso le nostre mani; potremo stropicciare e arruffare il pelo di quella testina tanto amata, potremo ancora godere di quello sguardo di quei occhietti tanto furbi che ci hanno fatto innamorare di lui tantissimo tempo fa, che per troppo tempo sono stati lontani dalla nostra vita ma mai lontani e assenti dal nostro cuore. Un bacio sul nasone della mia Asia
